L’ultima volta che siamo stati bambini
- Genere: Drammatico
- Durata: 90 min
- Paese: Italia
- Distribuzione: Medusa
- Produzione: Solea, Bartleby Film, Rosebud Entertainment Pictures
- Data Uscita: 12 Ott 2023
- Regista: Claudio Bisio
- Cast: Alessio Di Domenicoantonio, Vincenzo Sebastiani, Carlotta De Leonardis, Lorenzo McGovern Zaini, Federico Cesari, Marianna Fontana, Claudio Bisio, Antonello Fassari
- Musiche: Pivio, Aldo De Scalzi
- Fotografia: Italo Petriccione
Il film, presentato al Giffoni Film Festival 2023, è tratto dall’omonimo libro di Fabio Bartolomei.
Roma, estate 1943. Quattro bambini giocano alla guerra mentre attorno esplodono le bombe della guerra vera. Italo è il ricco figlio del Federale, Cosimo ha il papà al confino e una fame atavica, Vanda è orfana e credente, Riccardo viene da un’agiata famiglia ebrea. Sono diversi ma non lo sanno e tra loro nasce “la più grande amicizia del mondo”, impermeabile alle divisioni della Storia che insanguina l’Europa. Per loro tutto è gioco, combattono in cortile una fantasiosa guerra fatta di missioni avventurose ed eroismi, poi però fanno patti “di sputo” e non “di sangue” per paura di tagliarsi.
Ma il 16 ottobre il ragazzino ebreo viene portato via dai tedeschi insieme ad oltre mille persone del Ghetto. Grazie al padre Federale di Italo, i tre amici credono di sapere dov’è e, per onorare il “patto di sputo”, decidono di partire in segreto per convincere i tedeschi a liberare il loro amico. L’ennesima missione fantasiosa entra nella realtà, i tre bambini viaggiano soli in un’Italia stremata dalla guerra, fra soldati allo sbando, disertori, truppe di tedeschi occupanti, popolazioni provate e affamate.
I tre bambini non sono del tutto soli, due adulti partono a cercarli per riportarli a casa: Agnese, suora dell’orfanotrofio in cui vive Vanda, e Vittorio, fratello di Italo. Lei cristianamente odia la violenza e lui è un eroe di guerra fascista: sono diversi e, al contrario dei bambini, lo sanno benissimo infatti litigano tutto il tempo. Il doppio viaggio dei bambini e degli adulti nell’Italia lacerata dalla guerra sarà gioco e terrore, poesia fanciullesca e privazioni, scoperta della vita e rischi di morte: un’esperienza capace di imprimere il suo sigillo su tutti i personaggi coinvolti, cambiando la coscienza dei singoli e le loro relazioni. Fino al sorprendente ma in fondo purtroppo logico, finale.
NOTE DI REGIA: Quando ho letto il libro di Fabio Bartolomei “L’ultima volta che siamo stati bambini” ho riso e pianto. Insomma, me ne sono innamorato e ho pensato che quella storia andasse portata al cinema. Il mio entusiasmo ha contagiato prima Sandra Bonzi di Solea e Massimo di Rocco di Bartleby Film e infine Gianpaolo Letta di Medusa, il quale non solo ha deciso di sostenere il progetto, ma mi ha anche convinto a cimentarmi nella regia. Io? Dirigere un film ambientato durante il rastrellamento del ghetto del 1943 con protagonisti quattro bambini? Una follia? Sicuramente un’incredibile ed emozionante avventura alla quale mi sono avvicinato con umiltà e rispetto, e dalla quale esco arricchito umanamente e professionalmente.
"La guerra vista attraverso gli occhi di un bambino è solo un gioco che diventa dolore quando un amico non fa più ritorno, ma è anche orrore quando innocenti vengono trucidati perché sovversivi. Il valore dell'amicizia, di quell' amicizia " antica" ... pura che nessuna ideologia riesce ad annullare è presente x tutto il lungometraggio e così " quelli che furono una volta bambini" ancora oggi , davanti al binario del "non ritorno" aspettano il ritorno di quell' amico che è andato a riprendere l'altro!" Recensione a cura della prof G. La Rosa