Shining, 40 anni fa usciva al cinema il film di Kubrick
- di Salvatore Vaccarino
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Sono passati 40 anni esatti da quando è arrivato nelle sale italiane uno dei capolavori horror più famosi e più riusciti della storia del cinema: Shining. Diretto da Stanley Kubrick e scritto da lui stesso in collaborazione con Diane Johnson, interpretato nel ruolo di protagonista dallo straordinario Jack Nicholson, il 22 Dicembre del 1980 Shining veniva proiettato per la prima volta sullo schermo dei cinema italiani, mentre in USA il film era stato distribuito già a partire dal 23 Maggio. Un horror thriller psicologico tratto dall’omonimo romanzo scritto da Stephen King nel 1977. Shining, per la forza con cui ha generato impressione, turbamento e paura negli spettatori è entrato in modo dirompente nell'immaginario collettivo diventando ben presto un film cult. Un impatto emozionale generato anche grazie agli straordinari effetti sonori e visivi. Un soggetto ammaliante per gli elementi di inquietudine e ossessione accentuati dalla presenza di recondite forze soprannaturali, oscure, demoniache (d’altronde stiamo parlando di Stephen King..), la prodigiosa abilità del regista, che ha curato in modo maniacale ogni dettaglio, e la straordinaria interpretazione del protagonista, che per prepararsi fisicamente ed emotivamente alle sequenze ha adottato insoliti espedienti, sono stati i pilastri portanti dello strepitoso successo del film. Per realizzare Shining Stanley Kubrick utilizzò la Steadycam (una delle primissime occasioni in cui fu utilizzata sul set), innovativo sistema di ripresa che ha consentito di donare alla scena una mobilità mai vista prima, come per esempio nella sequenza del labirinto in cui Jack rincorre suo figlio Danny impugnando l'ascia. Shining è considerato, al pari de L'esorcista, il migliore film horror della storia del cinema, inoltre è stato votato nel recente passato come tra i 50 film più “influenti” di sempre. La storia del film racconta il dramma di una famiglia che deve svernare in totale isolamento in un hotel in alta montagna. Lo scrittore Jack Torrance, ex insegnante disoccupato e con problemi di alcolismo, accetta un impiego come guardiano invernale dell'Overlook Hotel, un grande albergo sperduto tra le montagne del Colorado, distante da un qualsiasi centro abitato. Durante il colloquio con il direttore dell'albergo Stuart Ullman, questi sostiene che si tratta di un impiego non dispendioso, ma che presenta difficoltà di adattamento, in quanto si tratta di dover affrontare cinque mesi di totale isolamento. L'uomo lo avverte come dieci anni prima un tale Delbert Grady, suo predecessore, fu colpito da un forte esaurimento nervoso, che lo portò a sterminare l'intera famiglia per poi suicidarsi. Jack, quasi divertito, risponde che non è un tipo di situazione che potrebbe capitargli, in quanto questo lavoro gli darebbe la tranquillità necessaria per scrivere il suo romanzo. Il figlio di Jack Torrance, il piccolo Danny, possiede un complesso di facoltà extrasensoriali, che vengono denominate “shining” (tradotto come "luccicanza"), che lo portano ad avere visioni dell'oscuro passato del luogo e degli eventi futuri. Le strane e tenebrose circostanze che intervengono si combinano tragicamente spingendo la storia verso conseguenze ineluttabili e raccapriccianti. All’origine la storia doveva essere ambientata in un parco divertimenti, ma Stephen King, durante una vacanza insieme alla moglie in Colorado, ha soggiornato presso lo Stanley Hotel ad Estes Park nel momento in cui i dipendenti organizzavano la chiusura invernale… Per la parte di Jack Torrance, prima di affidare il ruolo a Jack Nicholson, Kubrick aveva pensato anche a Robert De Niro e Robin Williams, che però furono considerati non "sufficientemente psicopatici". Il numero della camera maledetta dell'hotel fu modificato, dal 217 del romanzo al 237 nel film; in realtà la camera 237 non esisteva, questo perché il direttore della struttura alberghiera temeva che i clienti, visto il film, avrebbero rifiutato la stanza. Nel 2013 è uscito il seguito del romanzo, intitolato Doctor Sleep, incentrato sulla figura di Danny Torrance, ormai adulto, ancora alle prese con le visioni soprannaturali dovute alla sua "luccicanza".