Denis Villeneuve e Christopher Nolan in guerra per amore
- di Salvatore Vaccarino
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Due registi tra i più acclamati al Mondo prendono le distanze dal sistema di potere del web e della tivù e, con un’iniziativa pubblica energica e determinata, dichiarano tutto il loro malcontento verso la scellerata volontà di alcune case di produzione cinematografica (Warner Bros in testa) di svendere i loro film ad alcune piattaforme streaming. Esiste solo e soltanto un modo per valorizzare ed apprezzare un capolavoro cinematografico e questo è il grande schermo e la ineguagliabile magia della sala! Tutto il resto è inutile anzi deleterio. Non le mandano certo a dire… Denis Villeneuve (regista 53 enne di Enemy (2013), Sicario (2015), Arrival (2016), Blade Runner 2049 (2017) ed altri filkm), candidato all'Oscar al miglior film straniero con La donna che canta (Incendies) nel 2010 e al miglior regista per Arrival nel 2017, e il 50enne Christopher Nolan (uno dei registi sceneggiatori e produttori con maggiori incassi nella storia del cinema con 4,7 miliardi di dollari) noto per avere diretto sceneggiato e prodotto Memento (2000), la trilogia di Batman il Cavaliere Oscuro, Inception (2010) Interstellar (2014), Dunkirk (2017) e Tenet (2020) oltre che avere contribuito alla realizzazione di altre opere cinematografiche di rilievo come L'uomo d'acciaio di Zack Snyder (2013), Batman v Superman: Dawn of Justice di Zack Snyder (2016) e Justice League di Zack Snyder (2017), certamente due artisti di immenso spessore tecnico e culturale, che oggi dimostrano anche grande fermezza nel difendere certi valori! Villeneuve protegge il suo Dune dalla scelta del distributore Warner di farlo uscire contemporaneamente in sala e in streaming. “Warner Bros uccide il mio film, ci abbiamo messo tre anni per prepararlo meticolosamente con suono e immagini pronte per una sala: il futuro del cinema è su grande schermo, qualunque cosa dica un dilettante di Wall Street”. Prima di Villeneuve era stato Nolan ad intervenire sull’argomento su come affrontare l’emergenza Covid prendendo una posizione veemente e circostanziata contro la volontà di perseguire il rilascio in streaming dei film e addirittura prevedere un’uscita in contemporanea in sala ed in streaming appena i cinema potranno riaprire. Per i due registi la centralità della visione in sala dei film è fondamentale e non si può minimamente pensare di sostituirla con approcci domestici.. Appena qualche giorno fa la AT&T, casa madre di WarnerMedia, ha comunicato la volontà di distribuire i 17 titoli di punta del listino 2021 contemporaneamente in sala e in streaming per via della pandemia Covid, una scelta sciagurata e incosciente contro l’arte e la cultura cinematografica solo per salvare qualche azionista di borsa. Villeneuve, in una lettera pubblicata da Variety, ha accusato l’AT&T di non provare alcun “amore per il cinema e i suoi spettatori”, avendo pensato esclusivamente “alla sua sopravvivenza in borsa”. Dice: “Credo fermamente che il futuro del cinema sarà su grande schermo, qualunque cosa dica un dilettante di Wall Street. Sin dall’alba dei tempi gli esseri umani hanno profondamente bisogno di esperienze di narrazione comune. Il cinema sul grande schermo è qualcosa che va oltre il business, è una forma d’arte che unisce le persone, celebra l’umanità, migliora la nostra empatia reciproca: è una delle ultime esperienze artistiche e collettive di persona che condividiamo come esseri umani”. Secondo Villeneuve “è assurdo sacrificare i film del 2021 nel tentativo di salvare HBO Max che tra l’altro, finora, è stato un progetto fallimentare!”. Ecco due scatti con i due registi in primo piano impegnati sul set: