Cinquanta sfumature di grigio in questi giorni sta riscuotendo uno straordinario successo, infatti ormai è stata abbondantemente superata in Italia la soglia dei 10 milioni di euro d’incasso in appena sei giorni di programmazione, mentre negli Stati Uniti siamo ad oltre 100 milioni di dollari nello stesso periodo. A livello planetario, in tutti i paesi in cui il film è uscito, è abbondantemente primo in classifica, ad esclusione del Giappone, dove si trova al quinto posto, ma è un’eccezione che conferma la regola: Cinquanta sfumature di grigio ha sbancato al botteghino delle sale cinematografiche mondiali.
Alla luce di questo boom di pubblico sembra che manchi davvero poco che la Universal ufficializzi la realizzazione dei due sequel che saranno la trasposizione cinematografica degli altri due libri della trilogia.
Infatti Cinquanta sfumature di grigio (Fifty Shades of Grey) è un romanzo pubblicato nel maggio del 2011 dalla scrittrice inglese E.L.James (pseudonimo di Erika Leonard), il primo libro di una trilogia di romanzi che include anche Cinquanta sfumature di nero (Fifty Shades Darker, data di pubblicazione 13 settembre 2011) e Cinquanta sfumature di rosso (Fifty Shades Freed, data di pubblicazione 17 aprile 2012).
L’unico intoppo che si è presentato ad ostacolare il naturale percorso di completamento della trasposizione cinematografica della trilogia di libri è il profondo contrasto avuto durante la lavorazione per la realizzazione del film tra la regista Sam Taylor-Johnson e la scrittrice E.L.James, la scrittrice infatti è anche produttrice del film e per la sua realizzazione avrebbe reclamato un ruolo di controllo creativo sulla sceneggiatura e sul montaggio. Sembra che i conflitti più aspri si sarebbero verificati sulla base della durata delle scene di sesso contenute nel film: secondo la scrittrice sarebbero dovute essere ben più numerose come nel libro, mentre la regista Taylor-Johnson ha preferito dedicare più tempo alla costruzione della storia ed al ruolo dei personaggi.
Questi contrasti hanno inesorabilmente portato alla rottura tra le due artiste tanto che ormai sembra davvero difficile che a dirigere i sequel torni la regista e fotografa britannica che avrebbe infatti già annunciato la sua volontà a non proseguire nella serie.
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