Momenti di gloria
Chariots of Fire
- Genere: Drammatico
- Durata: 124 min
- Paese: Gran Bretagna
- Distribuzione: Fox
- Produzione: David Puttnan Per Enigma Productions Limited
- Data Uscita: 18 Dic 1981
- Regista: Hugh Hudson
- Cast: Ben Cross, Ian Charleson, Nigel Havers, Ian Holm, John Gielgud, David Yelland, Alice Krige, Patrick Magee, Stuan Rodger, Dennis Christopher, Lindsay Anderson, Yves Beneyton, Cheryl Campbell, Brad David, Nigel Davenport, Peter Egan, Nicholas Farrel, Daniel Gerroll
- Musiche: Vangelis
- Fotografia: David Watkin
Il film ha ricevuto 7 candidature all'Oscar, vincendo 4 statuette: Miglior film, Miglior sceneggiatura originale (Colin Welland), Migliori costumi (l’italiana Milena Canonero) e Migliore colonna sonora. Inoltre, sempre nel 1982, ha vinto un Golden Globe come Miglior film straniero e 3 BAFTA (Miglior film, Miglior attore non protagonista a Ian Holm e Migliori costumi a Milena Canonero).
Trama:
La vera storia del gruppo di universitari di Cambridge che parteciparono alle Olimpiadi di Parigi del 1924. In particolare, la pellicola è imperniata sull’amicizia/rivalità tra Harold Abrahams ed Eric H. Liddel, i due velocisti britannici che regalarono all’Inghilterra due medaglie d’Oro, rispettivamente nei 100 metri e nei 400 metri. La vicenda incomincia nel 1978 a Londra con il funerale di Harold Abrahams, a cui partecipano alcuni tra gli atleti che con lui fecero parte della rappresentanza inglese alle Olimpiadi di Parigi del 1924.
Immediatamente dopo incomincia il flashback che porta l’azione al 1919, in un’Inghilterra post primo conflitto mondiale, narrando come fu costituita la squadra olimpica inglese. Harold Abrahams (Ben Cross) è un giovane ebreo che frequenta l’Università di Cambridge. Figlio di un ricco banchiere lituano, considera la sua abilità nella corsa un’occasione per sconfiggere i pregiudizi razziali sul suo conto all'interno della realtà snob di Cambridge. Durante gli anni di università Abrahams ottiene una serie di vittorie in varie competizioni, guadagnandosi l’ammirazione dei suoi compagni di corso. E’ in questo periodo che conosce Sybil (Alice Krige), una giovane soprano, con cui inizia una relazione amorosa.
Eric H. Liddel (Ian Charleson), figlio di genitori missionari in Cina, è un fervente cristiano appartenente alla Chiesa scozzese. Nonostante la disapprovazione della sorella Jennie (Cheryl Campbell), che critica la sua volontà di partecipare a competizioni sportive, Liddel vede nella sua abilità nella corsa un modo per onorare un talento che il Signore gli ha donato. Abrahams e Liddel si incontrano per la prima volta a Londra nel 1923 in occasione di una gara. Liddel batte Abrahams, che prende molto male la sconfitta. Allora Abrahams assolda Sam Mussabini (Ian Holm), un allenatore professionista che lo aiuterà a migliorare la sua tecnica.
Ciò attira le critiche dei rettori di Cambridge (sir John Gielgud e Lindsay Anderson), che ricordano allo studente il divieto di ricorrere a un allenatore professionista. Abrahams respinge le loro accuse, ritenendole determinate da bieco antisemitismo, e prosegue sulla sua strada, intenzionato a partecipare alle prossime Olimpiadi estive di Parigi.
Nel frattempo Liddel perde una funzione religiosa in chiesa per partecipare a una corsa e sua sorella Jennie lo rimprovera, accusandolo di trascurare Dio. Ancora una volta Liddel le dice che correre per lui significa rendere onore a Dio e diffonderne la parola attraverso la notizia delle sue vittorie. Dopo un anno di duro allenamento, Abrahams e Liddel sono ammessi a rappresentare la Gran Bretagna alle Olimpiadi di Parigi. Insieme con loro fanno parte della squadra olimpica alcuni compagni di università di Abrahams: Lord Andrew Lindsay (Nigel Havers), Aubrey Montague (Nicholas Farrell), e Henry Stallard (Daniel Gerroll).
Durante le Olimpiadi, Liddell apprende dai giornali che la sua corsa dei 100 metri si svolgerà di domenica. Nonostante la forte pressione del Principe di Galles e del comitato olimpico britannico, Liddell si rifiuta di correre nel giorno dedicato al Signore. Il compagno di squadra Lord Andrew Lindsay, già vincitore dell’argento nei 400 metri ostacoli, propone di cedere a Liddell il suo posto nella gara dei 400 metri che si svolgerà il martedì successivo. Liddell accetta, mostrando la sua gratitudine al compagno di squadra.
Le sue convinzioni religiose di fronte all'orgoglio atletico nazionale fanno subito notizia in tutto il mondo. Nel frattempo Abrahams viene battuto nella corsa dei 200 metri da Charles Paddock, il corridore più famoso e con maggiore esperienza degli Stati Uniti, vincendo la medaglia d’argento. Ma i “momenti di gloria” cui sono estinati Abrahams e Liddel sono prossimi.