Leonora addio
- Genere: Drammatico
- Durata: 90 min
- Paese: Italia
- Distribuzione: 01 Distribution
- Produzione: Les Films d'Ici, Rai Cinema, Stemal Entertainment
- Data Uscita: 17 Feb 2022
- Regista: Paolo Taviani
- Cast: Fabrizio Ferracane, Matteo Pittiruti, Dania Marino, Dora Becker, Claudio Bigagli
- Musiche: Nicola Piovani
- Fotografia: Paolo Carnera, Simone Zampagni
Il titolo del film, l’unico lungometraggio italiano in concorso alla Berlinale del 2022, è tratto dall'omonima novella di Pirandello.
Riconoscimenti: 2022 - Festival di Berlino - Premio FIPRESCI a Paolo Taviani
Leonora addio racconta i tre funerali fatti a Pirandello, ma la storia si intreccia con l'uccisione, avvenuta a Brooklyn, di un giovane immigrato siciliano. Le ceneri dello scrittore dovranno attraversare l'Italia in un viaggio da Roma ad Agrigento, patria di Pirandello; infatti, dopo la sua morte, avvenuta nel 1936, è stato sepolto nel cimitero del Verano e solo nel '47 è tornato nella sua terra natìa, grazie a un gruppo di studenti che ha esortato il sindaco di Agrigento.
Il viaggio verso la Sicilia è strato travagliato tanto quanto la sepoltura, non avvenuta subito, bensì quindici anni dopo la dipartita di Pirandello. A chiudere la storia delle peregrinazioni delle ceneri dello scrittore, che solo diversi anni dopo la morte hanno trovato pace, è l'ultimo racconto di Pirandello, scritto proprio qualche settimana prima del suo addio a questo mondo.
Si tratta de "Il chiodo", che narra di un giovane, che viene costretto dal padre a lasciare la sua Sicilia e la madre, per raggiungere l'America. La nostalgia dalla sua terra natìa, la lontananza dalla figura materna e la sua nuova vita oltreoceano lo porteranno, però, a compiere un gesto estremo e violento.
Clip tratta dal film:
Luigi Pirandello muore a Roma il 10 dicembre 1936 e nel suo testamento lascia precise disposizioni:
"Sia lasciata passare in silenzio la mia morte. Agli amici, ai nemici preghiera non che di parlarne sui giornali, ma di non farne pur cenno. Né annunzi né partecipazioni. Morto, non mi si vesta. Mi s'avvolga, nudo, in un lenzuolo. E niente fiori sul letto e nessun cero acceso. Carro d'infima classe, quello dei poveri. Nudo. E nessuno m’accompagni, né parenti, né amici. Il carro, il cavallo, il cocchiere e basta. Bruciatemi. E il mio corpo appena arso, sia lasciato disperdere; perché niente, neppure la cenere, vorrei avanzasse di me. Ma se questo non si può fare sia l’urna cineraria portata in Sicilia e murata in qualche rozza pietra nella campagna di Girgenti, dove nacqui."
Ma le cose non andarono proprio così….
Paolo Taviani ha dichiarato: "Il grottesco delle ceneri sballottate dal caso e dalla stupidità umana pare uscito dalla stessa penna di Pirandello: il paradosso, il ridicolo che scivolano nell’assurdo. Come assurdo è il furore tragico di “Il chiodo”, la seconda storia del film ispirata a Pirandello da un fatto di cronaca a Brooklyn: ‘bambina uccisa da un ragazzo italiano’. Qui la verità della cronaca si fonderà con un’altra verità, quella del film"
Il trailer ufficiale del film:
Una clip tratta dal film: